Si può bere l’acqua addolcita, è potabile?
L’acqua addolcita può essere bevuta senza problemi ed è potabile; il solo accorgimento da rispettare consiste nel verificare che non vengano superate determinate quantità di sodio.
L’acqua addolcita ha delle controindicazioni?
L’acqua addolcita non ha delle controindicazioni specifiche, visto che la modifica chimica dei solidi disciolti che si verifica non si traduce nella rimozione di minerali essenziali; a essere coinvolti sono unicamente il magnesio, il ferro e il calcio, che sono i minerali che influenzano la durezza dell’acqua.
La sola attenzione che è bene mantenere riguarda l’impiego dell’acqua addolcita per la preparazione del latte destinato ai neonati: in questo caso, infatti, occorre essere cauti a causa ella presenza del sodio.
A livello più generale, l’acqua che viene restituita all’ambiente dopo essere stata addolcita è carica di sodio e satura di cloruro di calcio, che è la sostanza che deriva dalla rigenerazione delle resine che si ottiene tramite l’utilizzo del cloro.
L’acqua addolcita è corrosiva?
L’acqua addolcita è corrosiva e aggressiva nei confronti dei metalli a causa di un arricchimento di anidride carbonica che deriva dalla decomposizione del bicarbonato di sodio, che determina una riduzione del pH e la formazione di acido carbonico.
Alcune variabili, in ogni caso, contribuiscono a rendere l’acqua più o meno corrosiva: si tratta del valore di durezza di partenza e della temperatura.
L’acqua, in condizioni di aggressività, fa sì che i carbonati presenti nelle incrostazioni si sciolgano; il problema è che lo stesso avviene anche per i metalli che compongono le tubature.
L’addolcitore dovrebbe essere regolato a un livello di durezza di 15 gradi francesi: questo valore non crea problemi di alcun tipo. Sotto i 10 gradi francesi, invece, l’acqua è corrosiva e acida.
L’acqua addolcita si usa per cucinare?
L’acqua addolcita si può usare per cucinare, ma a patto che ci si ricordi che al suo interno il tasso di sodio è più elevato rispetto a quello dell’acqua normale, mentre il tasso di cloruro non cambia.
Ciò non vuol dire, però, che l’acqua addolcita sia salata, dal momento che il sapore salato deriva proprio dall’abbinamento tra i cloruri e il sodio.
L’acqua addolcita fa male alla salute?
L’acqua addolcita non fa male alla salute, anzi: spesso contribuisce a rendere la pelle più morbida. Non si corre alcun rischio per la proliferazione dei batteri, visto che la crescita batterica è possibile solo in presenza di acqua stagnante.
Se è vero che tale circostanza si può verificare nel tino dell’addolcitore, dove si raccoglie il cosiddetto biofilm e dove viene accumulata sporcizia organica, è altrettanto vero che per scongiurare questo inconveniente è sufficiente seguire le norme relative alla regolare manutenzione del dispositivo: insomma, nessun pericolo se si agisce in modo appropriato.
Vale la pena di ribadire che si può bere l’acqua addolcita senza alcun timore: il Ministero della Salute, infatti, ha riconosciuto l’addolcimento che viene effettuato con le resine a scambio ionico come processo per il trattamento delle acque che sono destinate a essere consumate dalle persone.
L’acqua addolcita si può dare alle piante?
A dir la verità, l’acqua addolcita non è particolarmente consigliabile per le piante, a maggior ragione nel caso in cui l’acqua che viene sottoposta al trattamento di demineralizzazione non comporti in realtà alcun problema dal punto di vista della durezza.
Sarebbe preferibile, dunque, evitare di usare l’acqua addolcita per dar da bere alle piante o per innaffiare il giardino per la quantità eccessiva di sodio, che può risultare nociva per le specie acidofile e per alcune piante da balcone.
Insomma, non tutte le specie vegetali rischiano di subire danni, ma se non si è consapevoli delle loro caratteristiche è meglio non rischiare. L’acqua addolcita non dovrebbe essere utilizzata per i pomodori e per i tappeti erbosi.