Addolcitore acqua: tutto quello che devi sapere per fare una scelta consapevole e risparmiare
Se l’acqua del tuo rubinetto risulta troppo dura la scelta migliore è dotarti di un addolcitore d’acqua, un dispositivo utilissimo per rendere l’acqua più buona e potabile e preservare la “salute” dei tuoi elettrodomestici.
Probabilmente ti starai facendo tantissime domande sul funzionamento, sull’efficacia, sui costi e su tanti altri aspetti relativi all’addolcitore d’acqua.
Allora entriamo subito nel vivo del discorso e scopriamo tutto quello che bisogna sapere sugli addolcitori d’acqua.
Quali sono i principali problemi causati dalla durezza dell’acqua?
La durezza è un valore che indica il quantitativo totale di ioni di calcio e magnesio presenti nell’acqua, derivanti da sali solubili e metalli pesanti che l’acqua assorbe durante il suo percorso.
Maggiore è la presenza di questi ioni e maggiore è la durezza dell’acqua, che generalmente viene espressa in gradi francesi (°F).
Nelle varie regioni d’Italia i valori della durezza dell’acqua sono piuttosto diversi e possono variare anche da città in città distante pochi chilometri.
In linea di massima un’acqua molto dura può superare anche i 40° F, mentre un’acqua di media durezza si attesta sui 20° F. Le acque italiane risultano mediamente piuttosto dure e perciò è opportuno addolcirle con un apposito addolcitore.
Un elevato valore della durezza dell’acqua influisce negativamente sulla resa dei saponi, in quanto richiede un utilizzo massiccio dei detersivi per ottenere l’effetto pulente desiderato.
Un altro problema derivante dall’utilizzo di un’acqua molto dura è la formazione del calcare, che incide negativamente sulle prestazioni degli elettrodomestici e delle tubature col rischio di provocare malfunzionamenti, guasti e addirittura rotture.
Un’acqua addolcita previene la formazione del calcare e tratta con maggiore delicatezza gli elettrodomestici, garantendo un’eccellente funzionamento ed una lunga durata.
Come funziona un addolcitore?
L’acqua del rubinetto attraversa le resine cationiche dell’addolcitore così i sali di calcio e di magnesio vengono trasformati in sali di sodio.
In pratica l’acqua che sgorga dal rubinetto viene filtrata e privata di tutte le sostanze nocive che vengono intrappolate da una sorta di membrana.
Questo processo porta ad un progressivo esaurimento del potere di scambio delle resine che rende necessaria la rigenerazione con cloruro di sodio in soluzione acquosa.
Il meccanismo è totalmente automatico e bisogna provvedere unicamente all’integrazione periodica del sale all’interno del contenitore.
In base al consumo dell’acqua puoi utilizzare due tipologie di valvole: con rigenerazioni a tempo o con rigenerazioni a volume.
Le valvole automatiche a tempo permettono di regolare l’ora ed il giorno in cui si desidera effettuare la rigenerazione; con le valvole a volume invece la rigenerazione inizia nel momento in cui viene superato il consumo di un determinato quantitativo di acqua.
Quali sono i pro e i contro di installare un addolcitore d’acqua?
Se stai pensando di acquistare questo prodotto sicuramente ti starai chiedendo quali sono i pro e i contro di un addolcitore. Tranquillo, sono qui apposta! Qui di seguito trovi pro e contro di avere un addolcitore installato. Partiamo dai vantaggi:
Vantaggio #1. Risparmi sulle bollette
Innanzitutto un’acqua dura e calcarea provoca danni molto seri alle condutture idrauliche ed agli elettrodomestici che utilizzano l’acqua.
Col tempo i depositi di calcare rivestono la resistenza elettrica, quindi gli elettrodomestici devono consumare un’energia maggiore rispetto a quella richiesta.
L’acqua fa più giri intorno alla resistenza e fa più fatica a riscaldarsi, depositando ancora più calcare ed innestando un circolo vizioso.
L’addolcitore invece, eliminando il calcare, permette all’elettrodomestico di funzionare in maniera normale senza sprechi di energia, che si traduce in un notevole risparmio sulle bollette.
Vantaggio #2. Consumi meno detersivo
Un’acqua troppo dura abbassa l’efficienza dei detersivi e causa gravi problemi a guarnizioni e filtri.
Ciò determina un funzionamento inefficace della lavatrice, che richiede un maggior consumo di detersivo. Il problema però non è il detersivo, ma l’acqua calcarea che non lo fa funzionare nel modo corretto.
Vantaggio #3. Gli elettrodomestici durano più a lungo
Gli elettrodomestici che accumulano calcare nel corso del tempo inevitabilmente hanno una vita minore, e richiedono una manutenzione continua.
Se vuoi bene ai tuoi elettrodomestici, e vuoi donare loro una vita sana e duratura, la soluzione migliore è un addolcitore d’acqua.
Vantaggio #4. Risparmi sui guasti e sulla sostituzione dei pezzi
Ricollegandoci al paragrafo precedente, gli elettrodomestici con l’acqua dura e calcarea non solo avranno una vita più breve, ma anche piena di “acciacchi”.
Ciò significa che dovrai continuamente ricorrere ad interventi di manutenzione, oppure sostituire i pezzi della lavastoviglie, della lavatrice, della caldaia e del doccino quando si ostruisce.
Dotandoti di un addolcitore eviterai queste spese: il tuo idraulico non sarà molto contento, ma il tuo portafoglio sì!
Vantaggio #5. Risparmi sui prodotti anticalcare
A proposito di circolo vizioso, per eliminare il calcare che si forma naturalmente sarai costretto ad acquistare prodotti ammorbidenti, oltre ad una spesa massiccia di additivi, ammorbidenti, detersivi, ecc.
Un addolcitore d’acqua ti risolverà il problema: invece di fare tante piccole spese inutili, tanto vale fare una sola spesa ma buona!
Vantaggio #6. Capelli più morbidi e pelle senza irritazione
Forse non lo sai, ma l’acqua dura può avere effetti anche sulle persone almeno a livello estetico.
La durezza dell’acqua infatti può provocare capelli secchi, crespi e difficili da trattare, causando allo stesso tempo secchezza delle mani e, nei casi di pelli particolarmente sensibili, allergie ed irritazioni.
Un addolcitore renderà l’acqua meno dura, in modo da prenderti cura non solo dei tuoi elettrodomestici, ma anche del tuo aspetto estetico.
Vantaggio #7. La biancheria ed i vestiti durano di più
L’acqua calcarea è anche nemica della biancheria e dei vestiti, poiché determina un infeltrimento precoce dei tuoi capi.
L’acqua addolcita invece agisce delicatamente sui tuoi vestiti, preservandoli da infeltrimenti e allargamenti delle fibre, regalando anche ai tuoi capi d’abbigliamento una vita sana e duratura.
Da come hai potuto capire l’acqua eccessivamente dura per i tuoi elettrodomestici è un po’ come la kryptonite per Superman.
Tuttavia anche i supereroi hanno il loro lato oscuro, quindi bisogna considerare gli svantaggi di un addolcitore, che sono i seguenti:
Contro #1. Un’acqua troppo dolce potrebbe far male alla salute (devi regolare bene la quantità di sodio)
Devi fare attenzione a non addolcire troppo l’acqua, altrimenti rischi di passare da un eccesso all’altro.
Un’acqua troppo dolce infatti può essere pericolosa per la salute, perché ricca di sodio che assunto in gran quantità rischia di provocare problemi di ipertensione.
Inoltre un’acqua eccessivamente dolce con la sua azione usurante rischia di corrodere i tubi.
Contro #2. Manutenzione costante
L’addolcitore è esattamente come una macchina, è dotato di varie componenti che devono funzionare perfettamente per garantire prestazioni elevate.
Ciò richiede una manutenzione continua e periodica, che naturalmente determina qualche spesa extra, ad esempio l’acquisto di sale (quanto sale consuma un addolcitore) o la rigenerazione delle resine.
Come scegliere un addolcitore in base al numero di persone?
Gli addolcitori d’acqua sono tarati per l’utilizzo di un determinato numero di persone. Alcuni modelli sono indicati per famiglie piccole di 2-4 persone, altri per famiglie più numerose fino a 10 persone.
L‘addolcitore W2B200 di Water2Buy è indicato per una famiglia media di 2-4 persone, fornisce circa 1.250 litri di acqua al giorno, si installa sotto il lavandino della cucina e richiede il consumo di un sacco da 25 chili di sale ogni 5-6 settimane.
L’utilizzo di questo dispositivo assicura un risparmio del 50% rispetto agli altri addolcitori.
Per le famiglie di 4-7 persone la soluzione più indicata è l‘addolcitore W2B500 di Water2Buy capace di erogare 1.417 litri di acqua.
Questo modello si installa sotto il lavandino della cucina e richiede un consumo da 25 chili di sale ogni 5-6 settimane.
Per le famiglie numerose fino a 10 persone invece la scelta ideale è l’addolcitore W2B800 di Water2Buy in grado di erogare fino a 3.680 litri di acqua.
Questo modello è indicato anche per ristoranti e lavanderie e garantisce acqua dolce per un consumo giornaliero fino a 10 persone.
Quanto costa un addolcitore?
La spesa per un addolcitore può essere ammortizzata col tempo ma sicuramente rappresenta un costo piuttosto importante.
Rivolgendoti ad un idraulico per l’acquisto e l’installazione di questo dispositivo la spesa complessiva si aggira sui 1.000-1.500 euro, prezzo che varia naturalmente anche in base al modello scelto ed alle sue caratteristiche.
Tuttavia puoi dare un bel taglio del 50% sulle spese totali se acquisti l’addolcitore online e richiedi esclusivamente il servizio di manodopera.
Considerando tutti gli effetti benefici ed i futuri risparmi acquistare un addolcitore d’acqua è sicuramente una spesa molto intelligente.
Si può bere l’acqua addolcita?
Nel processo di addolcimento dell’acqua vengono eliminati il magnesio, il ferro ed il calcio che contribuiscono alla durezza dell’acqua, mentre vengono conservati i minerali essenziali.
L’acqua addolcita risulta carica di sodio e satura di cloruro di calcio, quindi è potabile e può essere usata anche per cucinare.
Ti consiglio però di limitare l’uso di acqua addolcita per la preparazione del latte per neonati proprio per la presenza piuttosto elevata di sodio.
L’acqua addolcita si può bere tranquillamente come indicato dal Ministero della Salute che ha riconosciuto l’addolcimento effettuato con le resine a scambio ionico come valido processo al trattamento delle acque destinate al consumo umano.
Inoltre l’acqua addolcita risulta particolarmente efficace anche per la pelle in quanto la rende più morbida senza alcun rischio per la salute.
La normativa sugli addolcitori
La normativa relativa agli addolcitori è regolamentata dal DM 26 giugno 2015 che ha introdotto importanti novità per quanto riguarda il trattamento dell’acqua degli impianti termici. A partire dal 1° ottobre 2015 quindi gli impianti devono essere realizzati nel pieno rispetto della normativa vigente.
Il decreto relativo al trattamento dell’acqua dell’impianto di riscaldamento impone fondamentalmente due requisiti: un condizionamento chimico dell’acqua dell’impianto per tutti gli impianti termici, indipendentemente dalla loro potenza; un addolcitore per impianti di potenza termica del focolare superiore a 100 kW quando la durezza dell’acqua supera i 15° F.
Il decreto si rifà all’Uni8065 come norma da seguire per il trattamento degli impianti dell’acqua di riscaldamento.
Tale norma prevede per l’acqua sanitaria, indipendentemente dalla potenza termica dell’impianto, un addolcitore se la durezza è maggiore o uguale a 25° F.
In alternativa se la durezza è inferiore a 25° F la normativa consente di scegliere tra un addolcitore o un condizionamento chimico.
Poiché l’addolcitore ha un costo piuttosto importante ti consiglio, laddove lo consenta la normativa, di utilizzare il dispositivo per il trattamento dell’acqua dell’impianto di riscaldamento, per il gruppo di riempimento automatico ed anche per il trattamento dell’acqua calda sanitaria.
La nuova normativa si applica non solo per gli impianti nuovi, ma anche per quelli sottoposti a ristrutturazione o alla sostituzione del generatore.
La manutenzione: cosa bisogna fare?
Ti consiglio di effettuare periodicamente una manutenzione programmata per garantire un funzionamento corretto del dispositivo, risparmiare sui costi di manutenzione straordinaria e tutelare adeguatamente l’ambiente.
L’addolcitore ha un funzionamento automatico, ma almeno una volta al mese dovresti controllare la presenza del sale nel serbatoio, smontare e pulire la cartuccia filtrante presente nel filtro installato a monte del dispositivo.
Il serbatoio del sale generalmente dovrebbe essere pieno più della metà, in caso contrario dovresti riempire il contenitore.
Ti suggerisco di utilizzare Sale ricristallizzato in pastiglie per evitare danni al contenitore.
Eventuali impurità presenti nel sale rischierebbero infatti di bloccare il corretto funzionamento della valvola centralizzata, una componente fondamentale dell’addolcitore.
Periodicamente verifica anche lo stato del serbatoio di accumulo della salamoia, assicurandoti che non ci siano perdite lungo le tubazioni.
Almeno una volta al mese ti consiglio di misurare la durezza dell’acqua per testare il corretto funzionamento dell’addolcitore. Ti basta utilizzare un apposito kit per le analisi che ti dà risultati immediati e piuttosto precisi.
Se il test rivela più volte una durezza dell’acqua superiore ai 15° F è opportuno rivolgersi ad un tecnico specializzato per risolvere gli eventuali malfunzionamenti del dispositivo.
Le principali FAQ sugli addolcitori
Abbiamo analizzato tutte le principali problematiche relative agli addolcitori, ma forse ti stai ponendo alcune domande alle quali non hai una risposta.
Per darti una panoramica più ampia ti illustro le domande più frequenti che si pongono gli utenti sugli argomenti che non abbiamo ancora trattato.
Abbiamo affrontato il discorso relativo alla durezza dell’acqua ed alle modalità di funzionamento del dispositivo, ma quanto dura un addolcitore?
Mediamente dura anche molti anni e alcuni addolcitori realizzati negli anni ’80 sono ancora perfettamente funzionanti.
Quale sale bisogna usare?
Qui il discorso si fa un po’ più complesso in quanto si possono usare tre tipologie di sali: sale roccioso, sale solare e sale volatilizzato.
Il sale roccioso contiene molto materiale non solubile in acqua e generalmente è meno costoso, ma il suo utilizzo richiede una maggiore pulizia dei serbatoi. Il sale solare contiene una maggiore quantità di materiale insolubile in acqua.
Il sale volatilizzato si ottiene dai giacimenti sotterranei di sale in forma dissolta e ha un contenuto di cloruro di sodio compreso tra il 99.6 ed il 99.99%.
La scelta dei sali va fatta in base alla quantità di sale utilizzato, ogni quanto tempo bisogna pulire l’addolcente e la sua struttura. Si possono anche mischiare i sali ma alcuni dispositivi richiedono l’utilizzo solo di determinati tipi di sale.
Molte persone si chiedono se è possibile trasportare l’addolcitore da un luogo all’altro durante un trasloco: la risposta è sì. L’installazione comprende infatti collegamenti e adattamenti rapidi per ogni ambiente.
Alternative al classico addolcitore: gli anticalcari elettronici
Gli anticalcari elettronici sono ottime alternative al classico addolcitore poiché sono facilissimi da installare, non necessitano di alcuna manutenzione e non alterano la composizione chimica dell’acqua.
Per i piccoli e medi appartamenti con un massimo di due bagni la soluzione migliore è Eddy electronic, dispositivo caratterizzato da un ottimo rapporto qualità/prezzo.
L’installazione è molto facile e tutti i cavi sono abbastanza lunghi per montare il dispositivo anche un po’ più distante dai tubi. Questo anticalcare elettronico funziona perfettamente su tubi in metallo o in plastica fino a 2,8 cm di diametro.
Per i grandi appartamenti, i bar e le lavanderie invece è un’ottima opzione Hydroflow S38 che oltre alla funzione anticalcare dispone anche della funzione antibatterica.
Assicura una notevole potenza indipendentemente dalla portata dell’acqua e si può installare su tubi di grandezza fino a 4,4 cm senza alcuna restrizione sul tipo di materiale.
Alternative al classico addolcitore: gli anticalcari magnetici
In alternativa ci sono gli anticalcari magnetici che proteggono un singolo elettrodomestico ed in base alla loro struttura possono essere utilizzati per appartamenti, condomini e macchinari industriali.
Electrolux è un ottimo dispositivo per proteggere i singoli elettrodomestici come lavatrici e lavastoviglie in quanto riduce il rischio di incrostazioni ed assicura una lunga durata.
Il dispositivo è dotato di magneti permanenti con un potente campo magnetico per rompere i cristalli di calcio e trasformarli in aragonite.
Per i piccoli appartamenti, i piccoli macchinari industriali ed i produttori di ghiaccio la scelta ideale è il filtro Purak con portata fino ad 8 litri al minuto, che impedisce la formazione di incrostazioni calcaree indipendentemente dal grado di durezza dell’acqua.
Assicura acqua pura senza calcare a tutto beneficio della salute degli elettrodomestici e dell’ecosistema circostante.
Il filtro Purak con portata fino a 30 litri al minuto è invece perfetto per villette, bar, studi dentistici, appartamenti, saloni di bellezza e parrucchieri.
Infine per le attività commerciali più ampie come autolavaggi, industrie alimentari e conciarie, impianti industriali e pompe sommerse la soluzione migliore è il filtro Purak con portata fino a 80 litri al minuto.
I tre dispositivi Purak non hanno bisogno di manutenzione, additivi o ricambi.
Modello W2B 200
Adatto per 2 – 4 persone
Modello W2B 800
Adatto per 7 – 10 persone
Modello W2B 200
Adatto per 2 – 4 persone
Modello W2B 500
Adatto per 4 – 7 persone
Modello W2B 800
Adatto per 7 – 10 persone
Come e dove si istalla un addolcitore della Water2buy
Qui a fianco puoi trovare il PDF con le istruzioni di montaggio degli addolcitori water2buy. La parte in italiano si trova a pagina 75. In dettaglio puoi trovare:
- Consigli per la cura e la sicurezza del prodotto
- Attrezzi necessari per l’installazione
- Procedura di installazione passo-passo
- Impostazioni display
- Risoluzione dei problemi comuni dell’addolcitore
Detrazioni fiscali di un addolcitore d’acqua
L’acquisto dell’addolcitore dell’acqua non rientra di per sé tra le spese detraibili ai fini della detrazione del 65% sul risparmio energetico, né tra le spese detraibili ai fini del 50% (articolo 16 bis del Tuir 917/86; articolo 1, comma 47, legge 190/2014;)
E’ possibile ottenere fino al 50% di detrazioni fiscali per l’acquisto di un addolcitore d’acqua, ma solo in concomitanza di interventi di ristrutturazione dell’impianto idraulico. Dovrai ricevere regolare fattura con oggetto simile a “Componente accessorio degli interventi idraulici”.